venerdì 2 maggio 2008

Dicunt


I giornalisti ti battono continuamente la mano sulla spalla:
sempre alla ricerca del punto dove conficcare il pugnale più facilmente.
Robert Lembke

4 commenti:

Mr.Segnalatore ha detto...

Ciao,
grazie per aver partecipato all'iniziativa "Segnala il Tuo Blog".
Ti ho appena inserito nella mia "Lista Links Amici".
A presto!

Un saluto.

Mr.Segnalatore
Il Segnalatore Blog

Anonimo ha detto...

Ma non è vero: ci sono anche di peggio!!!!La vanità e la visibilità,comunque,oltre che l'essere mercenario, a parere mio, fanno una miscela esplosiva di forte deflagrazione. STIVENSON comunque ha detto:"I giornalisti non vivono di parole,sebbene talvolta siano costretti a rimangiarsele" Un consiglio:Statene alla larga!!!!!

Chicca, l'addetta...stanca ha detto...

chi mi conosce sa che, naturalmente, questa era una provocazione...
@anonomo: posso stare lontano da tutti i giornlisti...meno che uno, anzi una!

Chicca, l'addetta...stanca ha detto...

"Il diritto ad una informazione libera e plurale - ha ricordato oggi, in occasione della 'Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo' il presidente della Camera, Gianfranco Fini, - e' solennemente sancito nella nostra Costituzione a tutela e garanzia dell'intero sistema democratico. Tale libertà e' stata da sempre esercitata attraverso il lavoro e l'impegno appassionato e coraggioso di quanti operano nell'informazione, giornalisti ed operatori in primo luogo, che in nome della verita' quotidianamente sono disposti a rischiare la propria vita. La nostra storia repubblicana e' drammaticamente piena di tragiche cronache che raccontano del sacrificio di questi veri e propri martiri della liberta', tanto sul versante interno, mafie e terrorismo, quanto su quello estero, infiammato da tanti, troppi teatri di guerra". "La Giornata in loro memoria - prosegue Fini - deve, perciò, essere un momento fattivo per riflettere tutti insieme alle strategie possibili perchè questo principio diventi sempre più effettivo nel nostro ordinamento e per capire quali siano i problemi in grado di minacciare il libero esercizio della professione giornalistica. Credo, in questo senso, che le Istituzioni in primo luogo debbano assumersi la responsabilita' di fornire quelle risposte di garanzia che sono presidio e tutela dell'indipendenza dell'informazione".

Il buono è per pochi...vieni a vedere perchè!