mercoledì 31 dicembre 2008

buon anno

caro2008,
ti scrivo ma non so se mai leggerai: in fondo sei un'astrazione, una convenzione umana come tutte le scansioni del calendario. poi ti chiami così perché tantissimo tempo fa un monaco sbagliò il conto: ma d'altra parte coi nomi anche noi umani facciamo un po' casino, non ce li scegliamo eppure ce li portiamo sul groppone a vita. insomma, ti scrivo in quanto responsabile degli ultimi dodici mesi: devo dirti alcune cose, veloci veloci perchè non voglio rubar tempo prezioso (quel poco che ti resta) alle menate analoghe di altri miliardi di persone come me.
...E così un altro anno se ne va... la fine del 2008 è alle porte, e come ogni anno mi viene da pensare all'anno che verrà, alle sorprese, belle e brutte che ha in serbo, all'anno che sta sfumando, perché dopo Natale viene l'ultimo dell'anno, e già in questi giorni si comincia a sentire l'atmosfera di cambiamento, le strade che brulicano di macchine e le vie colme di persone che come tante formichine procedono a passo lento e uniforme, cercando di accaparrarsi una fetta in più di marciapiede per scorgere quella vetrina dove forse, chissà, troveranno l'ultimo regalo...
Il senso del Natale, forse quello profondo non è mai cambiato, l'essenza vera e propria è sempre là, seppellita sotto i regali che, nonostante il caro-vita, sono sempre copiosi sotto l'albero....l'essenza del Natale forse sta dentro alle palline colorate che pendono dai rami sempreverdi dell'abete, in quella stella cadente che è uno dei simboli occidentali del Natale, nei camini fumanti, che visti da lontano ricordano tanto i camini dei nostri nonni e bisnonni, di quei paesaggi urbani e rurali sovrastati in ugual modo dalla nebbia di dicembre. E viene quasi da essere ottimisti, pensando che ancora la tecnologia più avanzata non ha sostituito le cose più vere e genuine del Natale, o se ci è riuscita, ci è riuscita solo in parte...
Natale, ultima festa prima dell'Anno Nuovo, prima del cenone, la festeggiamo e prima ancora di arrivare al 25 già pensiamo al 31 dicembre, come se il Natale fosse l'ultima portata prima del dessert...

Questo 2008 è stato per me l'anno della svolta, una svolta che già si era preannunciata nel 2007. Una svolta che è stata il frutto di un crescendo di stimoli e sfide interiori, di mazzate e di mani tese, di tanta fiducia, ma non sempre in me stessa. Grazie ai miei amici, alcuni di loro nuovi, e che fortuna ad averli incontrati! Oltre al solito bagaglio di tribolazioni personali, mio caro 2008. hai pensato bene di aggiungere una ‘sorpresa’ gradita, o forse no.

Ed allora, caro anno, proprio ora che stai finendo porta con te tutto ciò di cattivo che c’è stato ma dici anche a colui che verrà, il piccolo 2009, che custodisca ciò che di buono c’è stato.

BUON ANNO!

mercoledì 10 dicembre 2008

la paura di deludere...

in un momento di riposo 'forzato' torno sul mio blog, la mia valvola di sfogo.
torno a scrivere di me, delle mie paure, incertezze e contraddizioni, del mio quotidiano, insomma.

Questa volta temo di deludere e di restare delusa.
Se c'è una cosa che più mi fa male di ogni altra, è senitrmi dire, da qualcuno che stimo, rispetto e voglio bene di averlo deluso.

E così questa volta lotto non solo con l'ansia e con la mia (im)preparazione, ma anche con le innumerevoli paure.

nn so se sono solo paturnie mentali, ma...vabbè meglio che tornò a studiare

alla prox

sabato 15 novembre 2008

buon viaggio....

C'è chi va via col vento
per non partir da solo
chi si allontana col passo lento
di un sogno preso a nolo.

C'è chi si avvia di sera
per andar via di meno
chi tira su una speranza intera
saltando sopra un treno.

C'è chi promette stelle
per darsi un po' d'aiuto
chi cerca invano bugie più belle
che frasi di un saluto
che sono sempre quelle.

Fai buon viaggio amore mio
fai buon viaggio della vita
finché c'è una strada e vai
non è finita.
Fai buon viaggio cielo mio
nel passaggio di ogni giorno
sia un incontro sia un addio
un'andata od un ritorno.

C'è chi prende la via dal retro
così non vede gente
chi s'incammina a testa indietro
per non scordare niente.

C'è chi va senza aprire bocca
per dare un senso a tutto
c'è chi lo sa che a chi tocca tocca
poi fa una festa a lutto

C'è chi si dà le mani
per trattenersi ancora
chi ha già la pena di star lontani
e ti comincia allora
e non passerà domani.

Fai buon viaggio amore mio
fai buon viaggio della vita
finché c'è una strada e vai
non è mai finita.
Fai buon viaggio sogno mio
nel miraggio di ogni giorno
sia un incontro sia un addio
un'andata od un ritorno.

Ma vivere è un mestiere duro
senza ferie è un lavoro scuro
senza orario senza salario
alle intemperie di ogni tempo
e un futuro di perché.
Vivere è andare sempre avanti
senza sosta tutti gli istanti
senza fiato senza passato
e quale posta in gioco
è un'altra risposta che non c'è
quando ci chiederemo se
siamo esistiti per davvero.

Fai buon viaggio tu
fai buon viaggio della vita
finché c'è una strada e vai
non è non è mai finita.
Fai buon viaggio cuore mio
nel coraggio di ogni giorno
se un incontro è già un addio
un'andata è già un ritorno
c'è tutta una vita intorno a noi.

giovedì 13 novembre 2008

buon viaggio

Quando sono di poche parole, ed in questo momento è una mia scelta,
mi affido a questo blog....
Sto scrivendo senza cognizione di causa, solo per sfogare un pò di nervoso, mettendo lettere l'una dopo l'altra che nn hanno senso o...che senso lo acquisiscono da sè.

l'unica cosa sensata che scrivo è: BUON VIAGGIO, ciao

giovedì 23 ottobre 2008

24 anni e un sogno...




Ventiquattro anni e un sogno nel cassetto fin da bambina, quello di spendere la propria vita con una penna in mano, come giornalista, comunicatrice pronta con la mia penna in mano a trasmettere le emozioni dei protagonisti in prima fila.
A ventiquattro anni però si pensa anche alla possibilità che quel sogno rimanga solo un sogno. Basti vedere quanto il mondo del giornalismo sia pieno d’insidie soprattutto per noi giovani, contratti di collaborazione mal retribuiti, promesse da marinaio, raccomandazioni e spinte per chi non se lo merita. Collaboro con delle testate da quando ho diciassette anni e in questi anni ho avuto molte soddisfazioni, emozioni che solo chi le prova può comprendere, leggere il tuo nome all’inizio o alla fine di un articolo per chi aspira al mio mestiere è una sensazione unica. Spesso però è un’illusione momentanea perché difficilmente quel nome può regalarti il contratto che aspetti da una vita.
La carta stampata è in crisi a causa di internet e delle numerose testate giornalistiche che nascono sul web giorno dopo giorno e riuscire a strappare un contratto da praticante è quasi impossibile, eppure c’è chi come me continua ogni giorno a provarci con tutta la determinazione che richiede il mio mestiere, non ho grandi pretese ma voglio raggiungere il massimo per me, dare il massimo, riuscire a realizzarmi come donna in un mondo prevalentemente maschile e come giornalista, perché mi sento tale, nonostante non lo sono ancora per i giornali mi sento una cronista da sempre, con alti e bassi e con paranoie che non mancano, ma questo non cambia il fatto che senza scrivere non sarei me stessa.
Per me il giornalismo non è fredde lettere messe secondo una logica, ma è passione, perché senza di essa a mio avviso non si può scrivere, dovrò cambiare anche in questo, devo smetterla di vedere la mia strada con tanto sentimentalismo ma mettermi in testa davvero come vanno le cose in questo campo. In certi momenti presa dai pensieri ho pensato di smettere ma poi dopo un secondo mi sono resa conto che non potrei mai prendere una decisione del genere, scrivere per me è come il primo pallone regalato a un figlio e il che non è poco. Non ho una grande autostima, ma sono consapevole delle mie capacità e dei miei limiti che combatto ogni giorno per superare, so che posso farcela nonostante tutto perché voglio che quello che sogno sia davvero il mio destino.
Ho paura del futuro e della possibilità di scontrami con la realtà, ma non ho paura di affrontare delusioni o porte chiuse in faccia, anzi certi episodi mi renderanno ancora più forte e determinata nel mio percorso, non ho intenzione di mollare ma di portare avanti la mia passione cercando sempre di dare il meglio in ogni occasione per dimostrare che posso raggiungere quella postazione che si chiama sala stampa e che per molti è solo una parte insignificante, ma per me è tutto ciò che desidero in campo lavorativo dalla vita.
Con cuore, grinta e ambizione sono sicura di avere una chance e anche se fosse davvero solo una vale la pena continuare a crederci.
Se non riuscirò nel mio cammino sarò comunque per sempre una giornalista, perché è cosi che mi sento, perché è così che sono e sono sempre stata.

Oggi sono una fortunata. Ho un contratto, seppur da precaria, che, nonostante le difficoltà, mi consente di guadagnare e, nel contempo, di portare a termine i miei studi. Ma mi manca la strada, le scarpe sporche di fango, la notizia cercata, inseguita e trovata, la stanchezza di una giornata di corsa in cerca dell’ennesimo scoop. Mi rendo conto, però, di non potermi lamentare di ciò che ho, sarebbe come sputare nel piatto in cui sto mangiando e non lo farei per nulla al mondo anche perché rispetto il Lavoro e chi ha creduto in me concedendomi questa opportunità. Ma mi va stretto. Non mi sento appagata, almeno in questo momento, da questo lavoro.
Ed allora non mi resta che rispolverare la mia passione, almeno su questo blog, in questo angolino del web tutto mio e non fa nulla se nessuno leggerà.

venerdì 3 ottobre 2008

3.10.08

Non ho molta volgia di scrivere
Nei giorni scorsi ho preparato alcuni post, ma poi non li ho pubblicati :-(

ma Una frase, per tutto, c'è:

Solitudine, quiete e raccoglimento sono l'unica via per capire chi sei e che cosa vuoi dalla vita
Anthony De Mello


Qualche week end fa un artista di strada mi ha dato un foglietto con questa frase...la conservo ancora e mi chiedo: ma proprio a me doveva capitare stà frase ?!?!!?!?!?!?!?

sabato 20 settembre 2008

ddl carfagna

Il governo ha deciso che la prostituzione non potrà più essere esercitata per strada, nei parchi, in aperta campagna, insomma all’aperto. Pena sanzioni amministrative (=multe) salatisssssssime e/o il carcere.

Resta invece pienamente consentita quella negli alberghi di Via Veneto a Roma, soprattutto se a usufruirne è un parlamentare.

Si rafforza, visti gli ottimi risultati, l’abitudine a prostituirsi con i potenti per ottenere poltrone di governo.

Intoccabile, come sempre, la prostituzione universitaria, quella praticata dalle studenti/esse a beneficio dei professori pur di passare l’esame o guadagnarsi una laurea facile.

Più che mai trendy la prostituzione dei transessuali, a patto che si rivolga esclusivamente a giovani esponenti di multinazionali automobilistiche.

E nessuno se la prenderà col chirurgo che va a prostituirsi dal boss mafioso per ottenere la nomina a primario e curare gli interessi della malavita, più che i pazienti.

Insomma, giammai si intraprenda una battaglia contro la vera prostituzione, quella che non si vede in strada ma fa marcire il paese. Una prostituzione che fa rima con putrefazione.

mercoledì 17 settembre 2008

Come in un film...ma qui non bisogna bare il biglietto


Ci risiamo, torna l' incubo rifiuti. Cinque giorni senza ritirare l' immondizia e ricominciamo a rivivere l' incubo dei cumuli e dell' odore nauseabondo che invade le strade. Questa volta la crisi non è dovuta alle difficoltà di smaltimento, bensì ai lavoratori che sono in stato di agitazione perché non ricevono gli stipendi.
Stiamo rivivendo un film già visto e rivisto...troppe volte. La cosa più grave, però, è che ci stiamo assuefano. Anche a me, non sembra più una 'noovità' camminare fcendomi spazio tra i rifiuti, o turarmi il naso per strada. Le principali strade cittadine e addirittura le scuole, che hanno riaperto da pochi giorni, offrono uno spettacolo...e solo a pensare che non bisogna pagare il biglietto si capisce che non è un film, ma la realtà, una triste realtà, purtroppo. La scorsa settimana c'è stata anche la festa in onore della santa protettrice della Città e le luminarie hanno reso ancora più evidenti i cumuli di rifiuti.

martedì 16 settembre 2008

Mail che fanno male

Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.

Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”

Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.

Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.

Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.

Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.

Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.

Ho pianto. Dal dolore.

Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:

-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.

Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.

Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.

Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.

Firma

domenica 7 settembre 2008

Buon compleanno piccola Let

C'è un filo che lega cose e persone apparentemente lontane alcuni lo chiamano coincidenza, altri lo chiamano destino, chi invece lo chiama sentimento...ma forse è solo un ricordo. Una cosa che non puoi vedere, non puoi sentire, ma è così grande da non poter dimenticare.

AUGURI Piccirella

Buon compleanno
bella rondinella
ti auguro una vita giocosa e bella,
ricca di felicità e amore
perché tu ne hai pieno il cuore
senza momenti di dolori,
ma una vita colma di mille colori,
tutti i colori dell' arcobaleno
per un futuro azzurro e sereno,
Ricorda sempre
che il mio amore per te
è il più forte e il più sincero che c'è!!

è una filastrocca un po’ stupida, ma ricca di tanto amore…
Buon compleanno, piccola.

sabato 6 settembre 2008

Che amico sei?

Ho fatto il test su Facebook
...ecco il risultato:

il buffone
Sei l'anima del gruppo e l'animatore di ogni serata. Sei frizzante, allegro, ricco di spirito e di senso dell'umorismo. Spesso autoironico, in ogni caso sei un acuto osservatore e riesci a cogliere ogni sfumatura della personalità altrui, per poi servirtene prendendo in giro in modo spietato i punti deboli di chi ti è vicino. Puoi rischiare di risultare pesante, ma avrai sempre un pubblico disposto a ridere delle tue cazzate. Sentirsi al centro dell'attenzione è infatti la tua droga, e faresti di tutto pur di riuscirci. Basta non esagerare... Sai ascoltare ma preferisci agire, e per te gli amici significano soprattutto divertimento. Al momento di ordinare da bere scegli a caso dal menù il cocktail con il nome più strano, tanto per far ridere gli altri con le tue smorfie quando scopri che il "grasshopper" è una roba verde e fa cagare...

ma non è che chi ha fatto questo test era con me ieri sera?!?
pensare che mi ero storzellata per un messaggio del cavolo ed avevo detto di restare a casa....alla fine mi sono ritrovata a fare la Dj e a dormire fuori casa

sabato 30 agosto 2008

buoni propositi che non moriranno all'alba

primo settembre: anno nuovo, vita nuova
ho tanti bei propositi che spero di non accantonare il 2 settembre.

si ricomincia con lo studio (a settembre faccio filosofia del diritto che è davvero una palla)
ed a ottobre spero di incastrare diritto dell'unione europea anche se nn so se faccio in tempo

intanto si riprende seriamente anche con il lavoro....per fortuna ho un capo 'clemente'...forse ne ho un pò approfittato prendendomi qualche giorno di riposo in più e facendo qualche 'filone' come ai bei vecchi tempi scolastici. ma da lunedì torno a lavorare seriamente e spero anche di farmi scusare per qualche mancanza

e poi c'è il capitolo salute

il 9 ho già preso appuntamento con uno specialista....vediamo come và
prima di allora, però, dovrei fare le analisi e cose simili ....ufffffffffffffffff:-(

altri buoni propositi?!?...no, basta, meglio non mettere troppa carne a cuocere..anche perchp la strada della santità è lontata

ciauzzzzzz

lunedì 18 agosto 2008

Ponza 2008




(post in progress...aspettando di inserire le foto)

Signori,
la vita è fatta piccoli piaceri, e le vacanze sono uno di quelli...

Buona Compagnia,
Ottimo mare,
Tanto sole,
Bella Gente,
Presente anche il Dio Bacco

cosa voglio di più dalla vita?!? Un'altra vacanza!!

detto, fatto!
tra due giorni si riparte...

Buon prosieguo a tutti

domenica 10 agosto 2008

notte di San Lorenzo


TRENO...NOTTE DI SAN LORENZO
Improvvisa una stella cadente,

cometa che lucente,

lascia una sua traiettoria,

fulminea nel suo effimero bagliore

eccola fagocitare un sogno,

inglobarlo carezzevoleper ibernarlo lassù, laggiù....

luogo sconosciuto ai più...

Un qualcosa di prezioso e unico

congelato in un pensiero

ridestato in un'emozione:

dono grande come un chicco di riso.

mercoledì 6 agosto 2008

Alla vigilia delle Olimpiadi: di che sport sei?

Risultato test di che sport sei
Pallavolista. Ti piace il gioco di squadra, organizzarti insieme ad altri per realizzare insieme progetti di lavoro o anche solo una gita. Sei una persona socievole ma non ti piace lo rissosità o il puro gossip.

lunedì 4 agosto 2008

ossimora malinconia

Che stranezza!!!
Stanotte sono rapita da una ossimoriana "piacevole malinconia"....
La verità è che molto spesso il mio pensiero viaggia altrove, per quanto mi sforzi di pensare ad oggi…la mente torna a ieri
Lo so, sto fuori.. Non ero piccola, ma nemmeno grande, ero nel ‘limbo’, in quella maledetta adolescenza che un giorno ti fa toccare il cielo con le dita ed il giorno dopo ti fa ritrovare all’inferno. Ma adesso sono quasi adulta...o meglio ‘mi atteggio a fare la donna’, come dice qualcuno. Ma io con la mente sono ferma a qualche tempo fa. Amo quel ricordo, amo pensare a quei momenti così speciali..e così terribili…vissuti. E mi piace immergermi nuovamente in quel contesto così contraddittorio. Ovattato e onirico, fatto di amicizie sincere, ricche di condivisione di elementi...di certo banali, ma all'epoca assai importanti, da una parte, e terribile, crudele, struggente, maledetto, dall’altra.
Ed il mio cuore si emoziona ancora oggi, quando a distanza di anni chiudo gli occhi e mentre il presente mi accarezza i capelli, chiudo gli occhi, e ricordo...
E questi momenti mi sembrano eterni, impressi in una memoria, la mia, che non può farne a meno, e che forse è troppo poco coraggiosa, o troppo sdolcinata per cancellarli e per svoltare...
Sì, lo ammetto...mi ci cullo stupendamente in questi ricordi, e talvolta, ingenuamente, li vivo come se fossero attuali, come se da un momento all'altro fosse giovedì ed il rito del ‘Lariam’ si dovesse ripetere.. …Che tempi!!! Ed è per questo che ogni tanto un velo di malinconia rende ancora meno perfetto il mio sorriso...Chissà com’è..una foto non mi basta…Avrei davvero voglia di vederla, di poterle parlare, di poterle dire tutto quello che si merita e che non gli ho mai detto...
Magari adesso mi odia, magari non sa della mia esistenza, magari mi pensa sorridendo...Ma se, ed ho motivo di ritenere che sia così, il suo animo dovesse incupirsi al mio pensiero...ecco...La sola idea mi fa rabbrividire...
Non voglio essere, un ricordo triste, ma semplicemente vorrei dirle che non sono nessuno per decidere per un’altra persona, non sapendo badare nemmeno a me stessa, ma un’opportunità non si nega. Ed io non gliel’ho negata. Ho voluto fortemente, e lo voglio ancora, che la sua opportunità nella vita, in qualunque parte del mondo, se la giocasse. Le vorrei dire che le voglio un bene viscerale, e che tra noi esiste qualcosa, qualcosa di magico che né un quando né un dove, né nessuna, niente potrà mai cancellarlo!!! Ma bisogna andare avanti. Ma è passato tempo…anni ed è difficile convivere con una spada di Damocle ‘Ho fatto bene? Chi sono io per decidere per un’altra persona? Andare via e provare a farla vivere meno peggio’.
Ed eccomi qua....chiudo gli occhi e viaggio in un cielo azzurro....e tu sei qui.....accanto a me, a dettarmi queste parole, mentre una lacrima mi riga il viso. Ma il mio orgoglio ferma quella goccia salata che per forza vuole togliermi quel filo di trucco. Ma finché sarò sempre qui a lottare con i miei sentimenti, con me stessa, bhè…fino ad allora, non vedrà nulla

mercoledì 23 luglio 2008

Credo

«Buonanotte. Questo è il blog di Chicca.
Forse lì c'è qualcuno che legge.
Beh, comunque che ci siete oppure no io c'ho una cosa da dire.
Venerdì ho avuto una discussione con una mia amica.
Lei è una di quelle brave: brave a credere in quello in cui le dicono di credere. Brava a sparare sentenze, Brava a dire ciò che si deve e non deve fare. Brava di giorno con gli esami, la famiglia e l'università e Bravissima di notte con un bicchiere in mano a ballare. Lei dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente.
Beh, non è vero: anch' io credo.
Credo nell'Amicizia, in quella vera con la 'A' maiuscola;
credo all'Amore, quello con la 'A' maiuscola, non per forza di una persona nei confronti di uno di un altro sesso, ma anche di una persona che ti Ama per quello che sei e non per quello che appari;
Credo nella telefonata del Capo che vuole sapere dove cazzo sei e perchè, per l'ennesiuma volta, sei in ritardoì;
credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non è in grado di camminare da soli (anche metaforicamente);
credo che un amore come quello appena vissuto non ci sarà più, ma non è detto che non ce ne saranno altri belli in maniera diversa;
credo che non sia tutto qua, però, prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua,
e allora mi sa che prima o poi tornerò a credere in qualche Dio;
credo che semmai avrò una famiglia sarà dura fare i conti con una madre alle spalle ed un passato da figlia difficile,
però credo anche che se non non faccio presto...sarà tardi e difficilmente cambieranno le cose; credo che c'ho un buco grosso dentro ma anche che la musica, gli amici, il lavoro, qualche bicchiere, qualche soddisfazione sul lavoro e le stronzate con gli amici, beh, ogni tanto questo buco me lo riempiono;
credo che la voglia di scappare da una Città con 60.000 abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx, perchè puoi scappare da tutti, ma non da te stesso;
credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Credo che per credere, certi momenti, ti serve molta energia.
Io trovo la mia energia in poche cose...ma sono quelle buone, per me, e non mi interessa se qualcuno è pronto a dire che per lui non sono buone »



(Liberamente tratto da Radiofreccia)

sabato 19 luglio 2008

senza parole

c'è un modo per scaricare la rabbia, la tensione e lo scazzo accumulato in tanto tempoo?!?

aspetto suggerimenti

intanto me ne sto un pò per cavoli miei :-(



Sono stata a mare.

Il rumore delle onde accompagnato dal canto dei gabbiani con il sole tra i capelli disordinati dal vento mi ha rilassato.....



il mare: il mio habitat naturale....sarò mica un pesce ?!? :-D se fossi un pesce forse sarei un pesce palla :-D



mentre prendevo tutto il sole che c'era...

pensavo, leggevo, chiudevo gli occhi e viaggiavo con la mente.

Ad un tratto ho preso dalla borsa il mio 'fedele' taccuino, penna e macchina fotografica e...questo è il risultato...



...sarà stato mica il sole?!? :-D



Un volo limpido nell’azzurro cielo

così mi appari danzatore seducente

nel tuo fragore.
Lieve e flessuoso ti liberi in aria

libero dalla costrizione

che evoca il tuo nome.



nel momento in cui scrivevo....è squillato il cellulare che ha interrotto la mia vena (o forse arteria?!?) poetica



Alla prossima!

giovedì 17 luglio 2008

corsi e ricorsi della 'mia' storia


Ieri, finalmente, ho avuto il 'coraggio' di inviare una mail che forse avrei dovuto spedire un pò di tempo fa.
Attendo la risposta
e se tutto dovesse andare per il verso giusto a fine agosto farò un viaggio
Sarà un viaggio molto difficile, non solo dal punto di vista logistico.
Intanto aspetto e con la mente viaggio, consapevole delle mie paure...soprattutto di dover chiudere una parentesi lasciata aperta qualche tempo fa.....
Già mi tremano i polsi al solo pensiero...vedremo....
AGGIORNAMENTO: 18.07: la risposta alla mail non è ancora arrivata....meglio così, forse. Io lo interpreto come un 'segno del destino'...io il tentativo l'ho fatto che poi non è andato a buon fine, bhè...non è colpa mia

lunedì 14 luglio 2008

Aspettando le vacanze


...comincio a prendere il mio colore naturale (cioccolatino) in terrazza e con piccole puntatine al mare più vicino....

venerdì 11 luglio 2008

una ferita che pensavo chiusa...

Lo scrivo in piccolo...solo i più audaci riusciranno a leggere



Stanotte non riesco a dormire....mi è venuta voglia di scrivere, parlare...questa maledetta 'fissa' della comunicaizone che mi assale....ed allora propongo una cosa scritta qualche tempo fa....Questi pensieri li ho scritti qualche anno fa, sei di preciso, il 3 agosto alla vigilia della mia partenza

8 righe pregne di...tante cose...tanti sentimenti e non solo verso una persona dell'altro sesso, ma verso un qualcuno che avrei voluto più presente. Qualcuno con il quale, sia ben chiaro anche o forse soprattutto per colpa mia, non sono mai riuscita a costruire un rapporto, malgrado ce ne fosse uno donato dalla natura.

Ora propongo queste poche righe sul blog perchè ultimamente non so perchè e non so come, è riaffiorato questo discorso.

Un momento di debolezza che mi ha fatto capire quanto sia ancora aperta e difficile da rimarginare questa ferita.

E' da mercoledì che ci penso e ho capito che queste righe oggi sono più attuali che mai...






Stasera nel cielo ci son tante stelle,
il silenzio tra questi 'casermoni' non fa vacillare l'umore
Ah, se cogliessi nell'anomo tuo la stessa speranza che coltivo nei miei pensieri
di certo tutto aquisterebbe passione.
Percorrendo le coste dell'infinito amare
ascolto il cant di mille muse
e contemplando la volta celeste
cerco una stella cadente per esprimere quel desiderio rimasto in sospeso,
nutro la speranza di un eterno bisogno di amare ed essere amata

giovedì 3 luglio 2008

post in progress.....Turin
















Archiviata la prima vera e propria trasferta lavorativa, si torna a studiare e..lavorare.

Non scriverò molto sui quattro giorni torinesi...perchè?!?

Questa volta voglio essere egoista. non mi va di condividere le intense giornate vissute in quel di Torino. C'è anche la paura di non riuscire a trovare le parole adatte per descrivere tante emozioni e sensazioni vissute, talvolta in contrapposizione tra loro.

un consiglio per chi va a Torino: visitate la Mole antonelliana ed il Museo permanente cinematrografico.

(DOMANI INSERISCO LE FOTO)....

Gli psicologi della monnezza

E' vero che la monnezza deprime.
è vero che in estate, o il caldo, l'odore nauseabondo e l'afa tutto si acuisce
è vero che a Napoli servono 'soluzioni alternative'
ma la trovata dei psiologi non l'ho capita!

Bertolaso ha chiamato 300 psicologi a Napoli per l’emergenza rifiuti.(e non è per lo stress da monnezza dei poveri napoletani !). Guido Bertolaso ha bussato alle porte della federazione psicologi per i popoli per arruolare 300 psicologi che scenderannoa Napoli nei mesi luglio, agosto e settembre. Psicologi per i popoli rappresenta le associazioni di volontariato degli psicologi delle regioni Valle d’ Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Tutte al centro-nord, dunque. I volontari per Napoli (gli psicologi per la monnezza appunto!) saranno ospitati, vitto e alloggio compresi, presso la logistica che sarà allestita in apposite aree di Protezione Civile.Quella che solleverà inevitabili discussioni è la motivazione che ha indotto Guido Bertolaso a coinvolgere questo piccolo esercito di psicologi della monnezza per i napoletani. Spiega nel sito il responsabile dell’ associazione, Angelo Ranzato, che non si tratta di sostituire i netturbini nella raccolta dei rifiuti, ma di partecipare alle iniziative informative, culturali e di sensibilizzazione che accompagneranno l’ avvio della raccolta differenziata presso la popolazione di Napoli.C’è bisogno degli psicologi per la raccolta differenziata a Napoli ? Il requisito minimo per partecipare alla discesa a Napoli per fare lo psicolo della monneza è la laurea triennale in psicologia.Riusciranno i nostri coraggiosi psicologi della monnezza a somministrare ai napoletani le regole base della raccolta differenziata ?


Inatanto io sono convinta che a Napoli, così come in tutta la campania,servono lavotarori, gente onesta, spazzini, operatori ecologici seri che non disertano l'orario di lavoro. Ma anche senso civico, senso dello Stato, ordine pubblico e morale, medici,

Se qualcuno l'ha capito...me lo spiega? a cosa e a chi servono gli psicologi?

venerdì 27 giugno 2008

a te..e a chi me l'ha dedicata


A te che sei l'unica al mondoL'unica ragionePer arrivare fino in fondoAd ogni mio respiroQuando ti guardoDopo un giorno pieno di paroleSenza che tu mi dica nienteTutto si fa chiaroA te che mi hai trovatoAll'angolo coi pugni chiusiCon le mie spalle contro il muroPronto a difendermiCon gli occhi bassiStavo in filaCon i disillusiTu mi hai raccoltoCome un gattoE mi hai portato con teA te io canto una canzonePerchè non ho altroNiente di meglio da offrirtiDi tutto quello che hoPrendi il mio tempoE la magiaChe con un solo saltoCi fa volare dentro all'ariaCome bollicineA te che seiSemplicemente seiSostanza dei giorni mieiSostanza dei sogni mieiA te che sei il mio grande amoreEd il mio amore grandeA te che hai preso la mia vitaE ne hai fatto molto di piùA te che hai dato senso al tempoSenza misurarloA te che sei il mio amore grandeEd il mio grande amoreA te che ioTi ho visto piangere nella mia manoFragile che potevo uccidertiStringendoti un pòE poi ti ho vistoCon la forza di un aeroplanoPrendere in mano la tua vitaE trascinarla in salvoA te che mi hai insegnato i sogniE l'arte dell'avventuraA te che credi nel coraggioE anche nella pauraA te che sei la miglior cosaChe mi sia successaA te che cambi tutti i giorniE resti sempre la stessaA te che seiSemplicemente seiSostanza dei giorni mieiSostanza dei sogni mieiA te che seiEssenzialmente seiSostanza dei sogni mieiSostanza dei giorni mieiA te che non ti piaci maiE sei una meravigliaLe forze della natura si concentrano in teChe sei una roccia sei una pianta sei un uraganoSei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontanoA te che sei l'unica amicaChe io posso avereL'unico amore che vorreiSe io non ti avessi con meA te che hai reso la mia vitaBella da morireChe riesci a render la faticaUn immenso piacereA te che sei il mio grande amoreEd il mio amore grandeA te che hai preso la mia vitaE ne hai fatto molto di piùA te che hai dato senso al tempoSenza misurarloA te che sei il mio amore grandeEd il mio grande amoreA te che seiSemplicemente seiSostanza dei giorni mieiSostanza dei sogni mieiA te che seiSemplicemente seiCompagna dei giorni mieiSostanza dei giorni miei

martedì 24 giugno 2008

sognando le vacanze...


Mi sono prea qualche giorno di pausa dal blog. Ieri ho sotenuto un esame all'Università. E come dice qualcuno mi sono tolta 'un bel polpettone difficile da digerire': procedura civile.
Dopo la 'crisi universitaria' sembra, e spero, di aver ingranato la marcia. Il mese prossimo, ovvero tra poco più di due settimane, ho in calendario un altro esame...e poi...vabbè meglio non strafare....per ora penso un pò più al lavoro (da domenica sarò a Torino con il Capo&Co.) ed al prossimo 'scoglio'.
Non vedo l'ora che arrivi agosto per un pò di mare, riposo e VACANZE...intanto....mi accontento di aver fatto tre giorni alle Tremiti (anche se sono passate già tre settimane).
in foto: io controluce in barca alle Tremiti

lunedì 16 giugno 2008

ciao



All'alba di un nuovo giorno,

nella vita, l'importante

è aver amato.


ciao Rosaria

venerdì 13 giugno 2008

Dopo la camorra, gli ospedali?!?

Non sono l'unica cui non è simpatico Robertissimo Saviano.
qualche giorno fa un cattivissimo Dagospia attacca il 'vate'.
ecco di seguito:

TAGLI PROFONDI A RCS. GRAN SCIVOLO ALLA MONDADORI – IL NUOVO LIBRO DI SAVIANO (SANTO E SGRAMMATICATO) Mentre Paolino Mieli si occupa di alta strategia politica e mette il “Corriere della Sera” tra le braccia di Tremonti, dentro la sua casa editrice Rcs Mediagroup serpeggia una certa preoccupazione. Il primo trimestre si è chiuso male con una perdita di 18,6 milioni e l’amministratore delegato Antonello Perricone deve prendere le forbici per quadrare i conti. Nei corridoi di via Solferino si parla di un taglio radicale dei costi per decine di milioni (50?), e preoccupa il calo dell’area Libri che dai 170,2 milioni del 2007 è passata nei primi tre mesi a poco più di 157. Non è bastato il successo de “La Casta” a risollevare il settore e ancor meno potranno servire le vendite del secondo libro di Stella e Rizzo “La deriva” che rappresenta un’appendice del primo best-seller.
Anche alla Mondadori non stanno allegri. Le vendite dei periodici non sono brillanti (vedi il declino di “Panorama”) e nei corridoi di Segrate si parla insistentemente di un piano che prevede l’esodo in forme diverse di almeno 60 giornalisti. Alla Mondadori hanno però una carta da giocare di enorme importanza e Dagospia è in grado di anticiparne i dettagli.
Sembra infatti che il jolly per risollevare i conti della casa editrice sia Roberto Saviano, lo scrittore napoletano che ha firmato il clamoroso successo di “Gomorra”. Da indiscrezioni trapelate risulta infatti che il 29enne autore del romanzo (33 edizioni e un film di successo) stia completando un nuovo libro destinato a replicare la fortuna del primo. Il titolo è segreto, ma si sa già che Saviano dedicherà la sua opera alla catastrofe sanitaria provocata in Campania dai rifiuti tossici. Il giovane scrittore ha concentrato la sua attenzione nell’area di Caserta ed è entrato nelle corsie degli ospedali per raccogliere dati impressionanti sulle patologie dei tumori e gli aborti spontanei provocati da tonnellate di rifiuti tossici.
L’allarme su Caserta è stato lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dagli oncologi dell’Istituto Pascale di Napoli e da riviste come “Lancet” e “Newsweek”. I decessi di origine cancerogena sono in questa zona sei volte superiori a quelli nazionali ed è su questo mare di veleni che Saviano sta raccogliendo un’immensa documentazione.
Il metodo di Saviano è più quello di un giornalista che si documenta che di uno scrittore di razza. Alla Mondadori e a “Repubblica” dove ha preso a collaborare lo sanno benissimo e gli mettono a disposizione collaboratori dalla penna felice che riescono a rivestire in forma letteraria il suo lavoro. Così è stato ad esempio per “Gomorra” dove sembra che siano intervenuti per l’editing due mani diverse, la prima che ha riscritto le 70 pagine iniziali (che sono fulminanti), la seconda penna meno smart per completare e rifinire un manoscritto sgrammaticato dalla prima all’ultima riga (A Largo Fochetti c’è il fuggi-fuggi dei redattori quando arriva un pezzo di Saviano). Comunque sia alla Mondadori, dove l’utile del primo trimestre è calato del 25%, aspettano San Saviano a mani giunte.


ed il giorno dopo arriva la secca smentica delle testate interessate

Lettera 1 Caro D’Agostino, l’unica cosa di cui ci lamentiamo riguardo a Saviano è che i suoi articoli sono troppo pochi perché funzionano talmente bene che ne vorremmo di più.La Direzione di Repubblica
Lettera 2 In relazione alla notizia di Dagospia di oggi, tengo a precisare che il dattiloscritto di Gomorra di Roberto Saviano è arrivato in casa editrice e ha avuto il normale e ordinario trattamento di ogni altro libro che viene poi pubblicato dalla Mondadori.Ribadisco quindi che non è stato fatto nessun editing eccezionale e nessun tipo di intervento di natura straordinaria.Trovo la teoria delle “due mani” assolutamente ridicola e indegna di essere commentata, posso ascriverla soltanto alla gratuita malignità di chi non riesce a farsi una ragione del successo del libro di Roberto Saviano.Antonio Franchini - Responsabile Narrativa Italiana Mondadori

La replica di Roberto D’Agostino non si fa attendere:

3 – SAVIANO, TRUMAN SHOW A CASERTAHa destato scalpore l’anticipazione di Dagospia sul nuovo libro di Roberto Saviano, il giovane autore di “Gomorra”.Sia a “Repubblica” che alla Mondadori si nega che lo scrittore abbia bisogno di affidare i suoi articoli e le sue opere a mani capaci di rifinire la sua fatica giornalistica e letteraria.La lettera inviata ieri a Dagospia dalla direzione di “Repubblica” è affettuosa e lapidaria, e dice: “l’unica cosa ci lamentiamo riguardo a Saviano è che i suoi articoli sono troppo pochi perché funzionano talmente bene che ne vorremmo di più”.
È una lettera strana che forse avrebbe bisogno di un editing particolare perché nella sua concisione fa passare gli articoli di Saviano come motori di frigoriferi che “funzionano” bene al punto da desiderarne altri.Da parte sua il responsabile per la Narrativa italiana di Mondatori, Antonio Franchini, nega qualsiasi “intervento straordinario sull’opera di Saviano” e definisce ridicola oltre che maligna la notizia delle “due mani”.
Nella sua infinita miseria Dagospia conferma tutto e non trova alcuna smentita alla notizia principale che riguarda il nuovo libro sul quale l’autore di “Gomorra” sta lavorando. Anzi, si può aggiungere che Roberto Saviano ha fatto un’infinità di interviste nell’Azienda Ospedaliera S. Anna e S. Sebastiano di Caserta dove si trovano dati allucinanti sulle malattie tumorali e sui veleni da rifiuti tossici. Il metodo di Saviano è identico a quello di Truman Capote che nel 1966 pubblicò “A sangue freddo” dopo aver vissuto per lunghi mesi nel Kansas per raccogliere notizie sui due assassini di una famiglia.L’unica differenza è che si chiamava Truman Capote

mercoledì 11 giugno 2008

Un messaggio per...

Dato che non riesco a comunicare via mail e non so se il 'pizzino' ha avuto buon esito, affido il mio messaggio alla rete (sperando che questa volta vada a buon fine)

Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità, disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero (Proverbio Arabo)

Tutto ciò per dire solo una cosa: ho capito che ho sbagliato, non volevo. Ma a tutto c'è rimedio

lunedì 2 giugno 2008

Maradona, mio padre


Diego Armando Maradona junior si racconta e viene raccontato da Anna Maria Chiariello, in ‘Maradona mio padre’. 240 pagine che ho letto quasi tutte in un sol fiato, data l’intensità del romanzo-verità. "Credo che questo libro vada letto per un motivo basilare: così che tutti i padri del mondo capiscano quanto sia tremendo abbandonare i propri figli", questo l’incipit dell’autrice che è la voce narrante del libro. "E' una storia vera. Una storia che non ha lo scopo di attaccare mio padre, ma soltanto di raccontare la verità. E' un libro di affetto e di sentimenti".

Diego, 21 anni, parla con la maturità di un quarantenne; spiega con la gentilezza e l'educazione innate che lo hanno reso un uomo molti anni prima della maggiore età. "Avevamo voglia di fare chiarezza, perché sono state dette e scritte tante cattiverie sul mio conto e su mia madre. Sono stufo, basta: sono esausto". Il libro preclude il grande viaggio nella ‘Terra natale’, in Argentina. Ma oltreoceano Dieguito non cercherà il padre, el pibe de oro, ma solo per conoscere la sorella Jana, “Abbiamo la stessa storia, abbiamo bisogno di incontrarci e starci vicino. E anche mio padre dovrebbe starle vicino: io, Djalma e Gianinna siamo grandi, Jana è soltanto una bimba". Quella che Annamaria Chiarello ha raccolto nel libro edito da Pironti, è la storia di un ragazzo che a quattro anni giocava a pallone nei corridoi di casa e tifava già per l’Argentina, fra lo stupore dei familiari. A 12 anni parlava spagnolo e leggeva libri su Che Guevara. Adesso Diego Armando Maradona junior il volto del “Che” se l’è fatto tatuare su un braccio: glielo aveva chiesto suo padre nell’unica volta che si sono abbracciati.

Leggendo il libro mi sono chiesta come fa Diego jr a parlare di suo padre con affetto, senza acredine. Un padre incontrato solo una volta, a Fiuggi, ed assente nei momenti belli e brutti della sua vita. Un padre conosciuto prima in tv e sui giornali, per le sue gesta calcistiche, e poi dietro numerose carte bollate in tribunale. Ed allora ho capito che davvero è un ragazzo straordinario, così come lo descrive Anna Maria.

Ma Diego jr, oltre il cognome, è un Maradona. Stesso sorriso del padre, stessa statura, stessi tratti somatici, ma soprattutto stesse movenze in campo con una passione comune: il calcio ed il Napoli.

E così Anna Maria Chiariello ha raccontato una ‘favola’ che attende ancora il lieto fine.

Ad Anna Maria dedico l’ultima parte di questo post. Inviata del Tg5 ha legato il suo nome ad importanti servizi, reportage ed inchieste come la tragica alluvione di Sarno, la scoperta di una rete di pedofili a Torre Annunziata, l’angoscia per la sparizione di Silvestro Delle Cave e l’intervista ad uno degli orchi che lo avevano rapito, seviziato e ucciso. Nel 2005, con un reportage sulla faida di camorra a Napoli, ha vinto la targa della presidenza del Senato al Premio Cronisti Piero Passetti. Una Signora Giornalista (la maiuscola non è a caso). Ho conosciuto Anna Maria circa tre anni fa. Tramite un conoscente riuscii ad avere il suo numero di cellulare. Quando la chiamai con voce timida mi presentai, le davo del ‘Lei’. Mentre parlavo mi tremava la voce, ero una ventenne che sognava di diventare una giornalista (solo in seguito ho capito che giornalista si nasce, non si diventa). Non credevo alle mie orecchie: stavo parlando con Anna Maria Chiariello che fino al giorno prima conoscevo solo grazie ai suoi servizi, che ‘studiavo’ in tv con attenzione. Quando l’ho conosciuta dal vivo, mi sono trovata di fronte una persona tranquilla, alla mano, cordiale. Una persona pronta a dare suggerimenti e consigli e questa è la cosa che più mi ha stupito. Solo allora ho capito di trovarmi di fronte ad una Giornalista.
Nell'immagine: la copertina di Maradona, mio padre,
di Annamaria Chiariello- Tullio Pironti Editore.
Pagine 240, € 12,80

mercoledì 21 maggio 2008

Dico no a GOMORRA!

Alcuni amici ieri sera mi hanno proposto di andare al cinema a vedre Gomorra. Ho subito, con decisione, declinato l'invito.

Mi è bastato leggere le prime 100 pagine di Gomorra e la trama del film del dire NO!

Partiamo dal fatto che il film racconta fatti veri, purtroppo ineccepibilmente veri.
Ma ora basta. Napoli e la Campania non sono solo scampia, Casal di Principe, rifiuti e camorra. Campania non è solo le vele di secondigliano; non è solo le discariche abusive o le campagne ricche di rifiuti speciali a mò di concime.

c'è anche dell'altro

Napoli, la Campania, sono anche milioni di persone che si ammazzano di lavoro per portare a casa un - spesso magro -stipendio a fine mese.
Napoli e la Campania è anche voglia di reagire, di fare, di dire basta.


In questo senso Saviano ha rotto.... le scatole.
Il suo non è un libro denuncia.
Ciò che lui ha scritto (almeno nelle prime 100 pagine) da anni lo scrivono i quotidiani locali.
La sua è una ben riuscita operazione di marketing (grazie soprattutto alla casa editrice che ha alle spalle) che lo ha arricchito.

Buon per lui, sia ben chiaro.


Ma ora BASTA!

Anche se chi si arricchisce gettando fango sulla propria terra (N.B. SAVIANO non è di Casal di Principe, anche se si 'atteggia' a paladino della giustizia di Casale) non ha la mia stima, tutt'altro.


Ogni Città ha i suoi problemi: la Campania, Napoli, Aversa e Casal di Principe, forse ne hanno qualcuno in più rispetto ad altre città d'Italia (specie del Nord), ma qualcosa di buono c'è.....vieni a vedere perchè...

domenica 18 maggio 2008

Gli «ometti blu» compiono 50 anni: Tanti auguri di Buon Puffleanno!




"Chi siano non lo so, gli strani ometti blu…", oppure "Puffi di qua, puffi di là, dove li troverai, Puffi di qua, puffi di là, loro ti vedono sai.." cantava Cristina D'Avena nelle due note sigle televisiva. E invece tutti sanno (almeno spero) chi sono i Puffi, i simpaticissimi personaggi nati quasi per caso, nel 1958, dalla matita del disegnatore belga Pierre Culliford, in arte «Peyo».


Io sono sempre stata un pò puffetta a causa della mia (non) altezza

e poi mi piace l'azzurro ed il turchese ed allora: BUON PUFCOMPLEANNO!

venerdì 16 maggio 2008

Scusate il ritardo....


"Che cos’è il calcio se non letteratura?". questo scriveva Darwin Pastorin. Ed io aggiungo "Il pallone come un sogno comune, un’utopia da condividere. Nella mente l'immagine di una spensierata primavera che torna a confortare l’ondeggiare del presente".


Ho trascurato un pò il blog in questi ultimi giorni

Prima il lavoro

poi lo studio

ed ora...ECCOMI!


a lavoro comunque ho avuto delle soddisfazioni, così come nell'ambito universitario (oggi ho sostenuto un esame)

Ho cominciato il post con una metafora sul calcio perchè la squadra della mia Città ha raggiunto un traguardo storico: la promozione in serie C2.











sabato 3 maggio 2008

Storie di normale amministrazione: emergenza rifiuti

Speravo che fossero solo immagini di repertorio, quelle mandate i onda nei giorni scorsi, dai media nazionali, ma non è così.


Ancora una volta siamo nella monnezza.


Ancora una volta siamo pronti a lottare. Ma contro cosa, contro chi? L'idea di una eventuale nuova emergenza mi fa tremare i polsi. Dicembre è stato un mese tragico. Camminare per strada era diventato impossibile. Rifiuti in ogni dove.


Ricordo ancora che una sera, dopo un caffè con un'amica, stavamo per entrare nella macchina, parcheggiata a 50mt dai cassonetti, sentimmo uno strano squittio. Non sono una tipa schizzinosa, ma i topi mi fanno davvero senso. Cominciai ad urlare e scappare....:-)




Ormai siamo quasi assuefatti dai rifiuti.
(Questa in foto è la mia Città, nel periodo natalizio, invasa dai rifiuti )

Chi vive al Sud, in Campania ed in particolare tra le province di Napoli e Caserta, sa che ogni tanto l'emergenza arriva e...non possiamo fare altro che sorbircela....Abbiamo solo tanti dannati che vivono con e grazie l’emergenza rifiuti. La camorra ci sguazza, mentre tanti si ammalano.


In momenti come questi non biasio chi, zaino in spalla, da ha deciso di abbandonare queste terre alla ricerca non di un lavoro, forse di una Terra Promessa, o semplicemente del proprio futuro.


Io?...speriamo che me la cavo.....intanto continuo con la differenziata (come se poi fosse la panacea di ogni male....)

venerdì 2 maggio 2008

Dicunt


I giornalisti ti battono continuamente la mano sulla spalla:
sempre alla ricerca del punto dove conficcare il pugnale più facilmente.
Robert Lembke

mercoledì 30 aprile 2008

Astinenza da call center


Sono preoccupata.


È dai primi di aprile che a casa non ricevo telefonate commerciali dalle compagnie telefoniche.




Va bene la primavera e le festività pasquali, ma oltre un mese di 'silenzio', mi sembra troppo!




Giorno dopo giorno mi cresce l’angoscia di essere finita nella lista dei cattivi, quelli che chiami chiami tanto non comprano nulla.




Ora mi pento di essermi finta la domestica di nazionalità filippina, ripetendo al telefono "Signola non c'è, telefonare più taldi. Io non capile". Mi pento di aver detto di non saper usare il computer per non ascoltare per l'ennesima volta l'offerta dell'Adsl. Mi pento di aver detto di non guardare la televisione solo per non sentirmi dire quanti canali ha Sky....Mi pento...




I co.co.co. (ora che ne faccio anche io parte di questa grande famiglia) dei call center diventano di famiglia, uno ci si affeziona e poi ci soffre se da un giorno all’altro ti piantano in asso.




Giorgia di Tele2 era diventata di casa. Si solito chiamava ad ora di pranzo, "per essere sicura di trovare qualcuno in casa". È arrivata a fare quindici telefonate in un solo pomeriggio, finché non mi sono decisa a rispondere. Mi manca da morire la nostra conversazione-tipo:- Buonasera, sono Giorgia di Tele2.- Ciao, come andiamo stasera?- Puah, il capo ci ha massacrati perché non vendiamo un tubo.- Dai, non partire con la solita lagna. Piuttosto, tutto ok? stasera che te ne fai di bello?




Con Giuseppe di Vodafone sono diventata quasi amica. Mi chiamava anche tre volte al dì per illustrarmi ogni promozione di qualunque piano tariffario....mi ha persino regalato delle promozioni sul cellulare, fin quando un giorno gli dissi che stavo pensando di 'passare a Tim'....




Adesso il telefono tace. Da tempo non provo la meravigliosa sensazione di sapere che c'è qualcuno dall'altra parte della cornetta che vuole vedermi qualcosa.




Nella speranza che la telefonata tanto attesa possa arrivare da un momento all’altro, ho preso le dovute contromisure. Quando sono a casa mi piazzo davanti al telefono come un rottweiler. Ho anche iniziato a portare il cordless quasi fin dentro la doccia: non sia mai che gli venga in mente di chiamare mentre mi faccio lo shampoo. e per compesare...in ufficio non ripondo mai al telefono...ma questo è un ordine del Capo

:-D

martedì 29 aprile 2008

A sbagliare sono bravissima da me..e a far bene?


Sono cocciuta, testarda, ostinata e orgogliosa.


Non mi faccio onore a scrivere queste cose, e ne sono consapevole, ma da qualche anno a questa parte (circa 6), ogni decisione che mi riguarda, più o meno importante, la prendo da me.


Sarà una forma di egocentrismo acuto e/o di egoismo, ma faccio così perchè 'a sbagliare sono bravissima da me'.


Voglio prendere da sola ogni decisione che mi riguarda in modo che se sbaglio non posso prendermela con nessuno, se non con me stessa.


Ciò non significa che non ascolto consigli da parte di coloro che reputo amici.


Ma stavolta, mi sa, che ho sbagliato.

Mi sono fatta trasportare dall'entusiasmo e non ho preso la decisione da mè.

Ho permesso che un 'aiuto' diventasse un ostacolo....ma ora è troppo complicato tornare indietro.

Ora mi prendo il buono e cattivo che ne verrà (sperando che non mi scombussoli troppo).

E che la lezione mi serva per la prossima volta......





domenica 27 aprile 2008

Sorrento

Peccato solo che...vabbè, chi legge sa...e se non coglie...chiedere spiegazioni :-D

venerdì 25 aprile 2008

Nella borsa di una donna

La borsa di una donna è un microcosmo.

Mary Poppins in cima alla lista alle generazioni di donne hanno racchiuso il loro mondo in una borsa.

Dalle borse delle donne spuntano bottiglie di minerale, la testa del loro cagnolino troppo piccolo per camminare sul marciapiede al guinzaglio senza essere schiacciato dai passanti, la rivista femminile preferita.

Ma non solo.

Apro la mia borsa a caso: oh mamma mia, che casino! Cellulare, i-pod, macchina fotografica, taccuino, penne (almeno due), chiavi di casa, dell’ufficio, portafoglio sempre vuoto, soldi sparsi, specchietto, portalentine, occhiali da sole, fodero degli occhiali, fazzoletti e…tanto altro ancora.

La mia borsa deve essere grande, almeno quella che uso nell’arco della giornata.
Di sera, poi, ok, borsa piccola e poche cose.
Anche se piccola, però, la mia borsa deve essere capiente, perché sono un'insicura ed ho bisogno di portarmi dietro casa.

La borsa può avere dimensioni, forme e colori tra i più difformi: non esiste moda che tenga, ogni donna ha la sua, tarata sulle sue esigenze, il suo carattere, la sua occupazione.

Rovistando nella borsa di una mamma troverete la foto della sua bambina, nella borsa di una nonna ci saranno le foto dei suoi adorati nipotini, e nella mia? No, foto no!

Mi sono sempre chiesta come facciano gli uomini ad uscire di casa con un cellulare in una tasca della giacca, un fazzoletto nell'altra e il portafogli nella tasca dei pantaloni... Basta... Tutto qui... TUTTO LI'??? IMPOSSIBILE!!!


Per anni, gli uomini si sono domandati quali oggetti misteriosi contenesse la borsa di una donna perché grande o piccola che sia, una donna nella borsa ha tutto: è la sua casa da viaggio, come il guscio per la lumaca! Un consiglio agli uomini: controllate (se dovete) sempre il taschino interno perché come si mormorava in Blade Runner: “Ho visto cose che voi umani…” rimarrete sconcertati.

Nessun uomo (che non sia profondamente impiccione o che non voglia capire la sua donna attraverso la borsa) metterà mai le mani nella borsa. Sa bene che la mano non potrebbe uscire integra (paura dei buchi neri?).



Ma se proprio un uomo apre una borsa, bhè non può perdersi l’ultimo mistero: quello della tasca interna…meglio della camera dei segreti di Harry Potter!
Per anni ho pensato che il IV segreto di Fatima fosse quello della tasca interna della borsa, poi mi sono convinta del contrario anche perché i ogni borsa, di ogni donna c’è un taschino interno.

Al taschino interno, prima o poi, dedicherò un altro post.

Ma nella mia borsa cosa c’è?

…il mio modo di essere, la mia famiglia, il mio lavoro, i miei valori, i miei interessi, le mie speranze...e naturalmente…il mio disordine


La borsa di una donna è molto più di solo un accessorio...contiene tutto il nostro mondo

giovedì 24 aprile 2008

Orme


Sono cattolica (almeno penso di esserlo), ma un pò 'a modo mio'.


Non sono praticante, se non un paio di volte l'anno...per non 'intossicare' anche le feste ai miei 'grandparents'.


Mi capita, però, di tanto in tanto, di leggere questa preghiera.


Sono affezionata a queste righe perchè mi riportano indietro nel tempo, e precisamente alla 'calda' estate del 2002. Tanto tempo lontano da casa, da tutto e tutti...ma non lontano da me.


Il deserto è stato una costante del mio viaggio. e come il deserto è stata la mia avventura egiziana-eritrea: affascinante, calda nelle prime ore del giorno, cocente a mezzogiorno, gelida di notte, arida anche nelle oasi...Da allora mi porto dietro tanti interrogativi, tanti perchè...Domande alle quali con difficoltà ho trovato risposta. Per anni non ne ho voluto parlare, provavo a cancellare quella che è stato un 'colpo di testa', ma ora sono pronta.....Vieni a vedere perchè...





Is Benas, 15 febbraio 1991

«Questa notte ho fatto un sogno, ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore, sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettato nel film, apparivano orme sulla sabbia: una mia e una del Signore. Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro, notando che in certi posti c'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita: di maggiore angustia paura e maggior dolore...
Ho domandato allora: Signore, tu mi avevi detto che saresti stato me in tutti vita; ed io accettato vivere te; ma perché hai lasciato solo proprio nei momenti peggiori vita?
E il Signore rispose: Io non ti ho lasciato... I giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati preso braccio».



[ Anonimo brasiliano ]

martedì 22 aprile 2008

Crisi Universitaria




Solo ora posso scriverlo, perchè è passata.
Ho visssuto una 'crisi universitaria'.
Sono contanta che sia arrivata, perchè penso di esserne 'uscita' bene: motivata e pronta ad affrontare la sessione estiva.


Avevo deciso di mollare, di gettare la spugna, di fare dei libri e soprattutto del libretto univesitario carta da ardere. Ma poi mi sono presa un pò di tempo per provare a riflettere.
Effettivamente sono al primo anno fuori corso (ovvero al quarto anno);
ho sostenuto 'solo' 12 esami su 23;
la media non è un granchè;
l'ultimo esame l'ho sostenuto a febbraio;
sono un paio di settimane che ho sepolto i libri
e poi...gli esami si avvicinano e la paura di fare una brutta figura (naturalmente non con me stessa, non con i miei che non saprebbero nemmeno di un'eventuale bocciatura, ma con chi 'aspetta' che faccia gli esami...).
Tutto ciò, estremizzato un pò mi stava facendo protendere per lasciare....
Per fortuna non ho agito d'impulso, ma ci ho riflettuto su.
Ho pensato alla delusione che avrei dato a chi crede in me
ai miei
al lavoro
un giorno me ne sarei potuta pentire
al complesso di inferiorità che potrei aver avuto in futuro
e poi...
Infondo ho la maturità classica che, come diceva Il Prof., non serve 'a niente, ma solo per dare una forma mentis'. Io non so se ho acquisito questa forma mentis, ma oltre che mettere nero su bianco le mie emozioni e sensazioni, oltre che 'essere cronista della storia', non so fare nulla...e domani? vabbè che mi vivo la vita giorno per giorno, ma un minimo di prospettiva ce l'ho e poi, un'ultima cosa: non saprei falsificarmi la pergamena di Laurea da appendermi dietro la scrivania :-D

Morale della favola: Stamattina ho ri-cominciato a studiare...come prima, più di prima
Prossimo obiettivo: entro luglio 3 esami.


L'amaro in bocca




Ora sono 24. Anzi, come dice qualcuno, ho 'finito i 24 ed entro nei 25'.

Un retrogusto amaro, mi è rimasto.

E' rimasta la voglia di un brindisi, l'ultimo della giornata e di una lunga serie.

Ma non è stato possibile.

Spero che sia stato solo rimandato

Intanto brindo virtualmente e telematicamente con chi legge....

lunedì 21 aprile 2008

the day after











Più tardi la cronaca della serata (




nottata) e della giornata dell'Habby birthday.



work in progress

sabato 19 aprile 2008

Cominciaamo un giorno prima.....24














è il numero atomico del cromo (Cr)
Un giorno ha ventiquattro ore
L'oro puro ha ventiquattro
carati
L'alfabeto greco ha ventiquattro lettere
24 Themis è il nome di un asteroide battezzato così in onore della titanide Temi
Nella smorfia
il numero 24 sono 'e guardie'
24, è il numero che mi accompagnerà per i prossimi 365 giorni.....

venerdì 18 aprile 2008

Governo Ombra


Ora ho capito Walter Veltroni quando all'indomani delle elezioni disse 'faremo un governo ombra'....

Il buono è per pochi...vieni a vedere perchè!