sabato 20 settembre 2008

ddl carfagna

Il governo ha deciso che la prostituzione non potrà più essere esercitata per strada, nei parchi, in aperta campagna, insomma all’aperto. Pena sanzioni amministrative (=multe) salatisssssssime e/o il carcere.

Resta invece pienamente consentita quella negli alberghi di Via Veneto a Roma, soprattutto se a usufruirne è un parlamentare.

Si rafforza, visti gli ottimi risultati, l’abitudine a prostituirsi con i potenti per ottenere poltrone di governo.

Intoccabile, come sempre, la prostituzione universitaria, quella praticata dalle studenti/esse a beneficio dei professori pur di passare l’esame o guadagnarsi una laurea facile.

Più che mai trendy la prostituzione dei transessuali, a patto che si rivolga esclusivamente a giovani esponenti di multinazionali automobilistiche.

E nessuno se la prenderà col chirurgo che va a prostituirsi dal boss mafioso per ottenere la nomina a primario e curare gli interessi della malavita, più che i pazienti.

Insomma, giammai si intraprenda una battaglia contro la vera prostituzione, quella che non si vede in strada ma fa marcire il paese. Una prostituzione che fa rima con putrefazione.

mercoledì 17 settembre 2008

Come in un film...ma qui non bisogna bare il biglietto


Ci risiamo, torna l' incubo rifiuti. Cinque giorni senza ritirare l' immondizia e ricominciamo a rivivere l' incubo dei cumuli e dell' odore nauseabondo che invade le strade. Questa volta la crisi non è dovuta alle difficoltà di smaltimento, bensì ai lavoratori che sono in stato di agitazione perché non ricevono gli stipendi.
Stiamo rivivendo un film già visto e rivisto...troppe volte. La cosa più grave, però, è che ci stiamo assuefano. Anche a me, non sembra più una 'noovità' camminare fcendomi spazio tra i rifiuti, o turarmi il naso per strada. Le principali strade cittadine e addirittura le scuole, che hanno riaperto da pochi giorni, offrono uno spettacolo...e solo a pensare che non bisogna pagare il biglietto si capisce che non è un film, ma la realtà, una triste realtà, purtroppo. La scorsa settimana c'è stata anche la festa in onore della santa protettrice della Città e le luminarie hanno reso ancora più evidenti i cumuli di rifiuti.

martedì 16 settembre 2008

Mail che fanno male

Alla CA. Gentile Direzione Carrefour di Assago

Mi chiamo Barbara e sono la mamma orgogliosa di un bambino autistico di quattro anni.

Nel Vostro sito, leggo della Vostra missione e soprattutto del Vostro impegno nel sociale.
“La nostra capacità di integrarci con il territorio in cui siamo presenti, di comunicare con le istituzioni locali e di sostenere progetti sociali e associazioni umanitarie si riscontra attraverso azioni concrete:

• Finanziamento della ricerca contro alcune malattie del XXI secolo
• Sostegno alla giornata nazionale indetta dal Banco Alimentare per la raccolta di generi alimentari
• Sostegno di iniziative umanitarie di vario tipo”

Lasciatemi dire che oggi nel punto vendita di Assago avete sfiorato la discriminazione punibile per legge.

Era previsto un evento che mio figlio aspettava con ansia: il tour delle auto a grandezza reale del film Cars.

Vestito di tutto punto con la sua maglietta di Cars, comprata DA VOI, oggi l’ho portato, emozionatissimo, ad Assago. Vista la posizione di Saetta, ci siamo avvicinati per fare una foto. Click, click, click, bimbo sorridente a lato della macchina. Avevate previsto un fotografo, sui sessant’anni, sembrava un rassicurante nonno con una digitale da 2000 euro, collegata a un pc dove un quarantacinquenne calvo digitalizzava un volantino carinissimo con le foto dei bimbi di fronte a Saetta, stampate all’interno della griglia di un finto giornale d’auto. Una copertina, insomma, che i bimbi chiedevano a gran voce e avrebbero poi incorniciato in una delle costose cornici in vendita nel Vostro reparto bricolage. Chiaramente, il mio biondino, che purtroppo per la sua malattia non parla (ancora), mi ha fatto capire a gesti che gli sarebbe piaciuto. Per quale ragione non farlo? Semplice, lo avrei capito dopo poco.

Attendo il turno di mio figlio, con estrema pazienza, e senza disturbare nessuno. Ci saranno stati una ventina di bambini, non di più. Non cento, una ventina.

Arriva il turno del mio piccolo, e non appena varca la transenna, resta il tempo di ben DUE SECONDI girato verso il suo idolo a grandezza naturale, invece di fissare l’obiettivo del fotografo. Mi abbasso, senza dar fastidio alcuno, scivolo sotto la corda e da davanti, chiedo a mio figlio di girarsi. Il fotografo comincia ad urlare “Muoviti! Non siamo mica tutti qui ad aspettare te” Mio figlio si gira, ma non abbastanza secondo il “professionista”. Gli chiedo “Per favore, anche se non è proprio dritto, gli faccia lo stesso la foto…” “Ma io non ho mica tempo da perdere sa? Lo porti via! Vattene! Avanti un altro, vattene!” Un bambino a lato urla “Oh, mi sa che quello è scemo” e il vostro Omino del Computer, ridendo “Eh, si! Vattene biondino, non puoi star qui a vita!” Mio figlio, che non è SCEMO, non parla ma capisce tutto, sentendosi urlare dal fotografo, da quello che digitalizzava le immagini e dalla claque che questi due individui hanno sollevato ed aizzato, si mette a piangere, deriso ancora dal fotografo che lo fa scendere dal piedistallo di fortuna che avete improvvisato davanti alla macchina, facendolo pure inciampare. A nulla valgono le imbarazzate scuse della guardia giurata,che poco prima aveva tranquillamente familiarizzato con mio figlio. L’umiliazione che è stata data dai Vostri incaricati, che avrebbero dovuto lavorare con i bambini, a un piccolo di quattro anni che ha la sfortuna di avere una sindrome che poco gli fa avere contatto visivo con il resto del mondo e non lo fa parlare, è stata una cosa lacerante. In lacrime, con il torace scosso dai singhiozzi, umiliato, deriso, leso nella propria dignità di bambino non neurotipico. Una signorina, con la Vostra tshirt, mi si è avvicinata per chiedermi cosa fosse successo. Alla mia spiegazione, dopo averle detto che il piccolo aveva una sindrome autistica, mi ha detto “Ma se non è normale non lo deve portare in mezzo alla gente“.

Son stata talmente male da non riuscire a reagire, ho dovuto uscire all’aria aperta, con il bambino piangente, per prendere fiato dopo tanta umiliazione.

Ho pianto. Dal dolore.

Questo è l’articolo 2 comma 4 della legge 67 del 1 Marzo 2006, a tutela dei soggetti portatori di handicap:

-Sono, altresì, considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà di una persona con disabilità, ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei suoi confronti.

Vorrei sapere come intendete agire, se con una scrollata di spalle come i Vostri dipendenti, di fronte a un trauma che avete fatto subire ad un bambino che già dalla vita è messo ogni giorno a dura prova.

Manderò questa mail in copia alla segreteria dell’onorevole Carfagna, e alla redazione di Striscia la Notizia, oltre a pubblicarla sul mio sito personale.

Tacere non ha senso, e ancora minor senso hanno le umiliazione che io e mio figlio abbiamo subito oggi.

Firma

domenica 7 settembre 2008

Buon compleanno piccola Let

C'è un filo che lega cose e persone apparentemente lontane alcuni lo chiamano coincidenza, altri lo chiamano destino, chi invece lo chiama sentimento...ma forse è solo un ricordo. Una cosa che non puoi vedere, non puoi sentire, ma è così grande da non poter dimenticare.

AUGURI Piccirella

Buon compleanno
bella rondinella
ti auguro una vita giocosa e bella,
ricca di felicità e amore
perché tu ne hai pieno il cuore
senza momenti di dolori,
ma una vita colma di mille colori,
tutti i colori dell' arcobaleno
per un futuro azzurro e sereno,
Ricorda sempre
che il mio amore per te
è il più forte e il più sincero che c'è!!

è una filastrocca un po’ stupida, ma ricca di tanto amore…
Buon compleanno, piccola.

sabato 6 settembre 2008

Che amico sei?

Ho fatto il test su Facebook
...ecco il risultato:

il buffone
Sei l'anima del gruppo e l'animatore di ogni serata. Sei frizzante, allegro, ricco di spirito e di senso dell'umorismo. Spesso autoironico, in ogni caso sei un acuto osservatore e riesci a cogliere ogni sfumatura della personalità altrui, per poi servirtene prendendo in giro in modo spietato i punti deboli di chi ti è vicino. Puoi rischiare di risultare pesante, ma avrai sempre un pubblico disposto a ridere delle tue cazzate. Sentirsi al centro dell'attenzione è infatti la tua droga, e faresti di tutto pur di riuscirci. Basta non esagerare... Sai ascoltare ma preferisci agire, e per te gli amici significano soprattutto divertimento. Al momento di ordinare da bere scegli a caso dal menù il cocktail con il nome più strano, tanto per far ridere gli altri con le tue smorfie quando scopri che il "grasshopper" è una roba verde e fa cagare...

ma non è che chi ha fatto questo test era con me ieri sera?!?
pensare che mi ero storzellata per un messaggio del cavolo ed avevo detto di restare a casa....alla fine mi sono ritrovata a fare la Dj e a dormire fuori casa

Il buono è per pochi...vieni a vedere perchè!