venerdì 27 giugno 2008

a te..e a chi me l'ha dedicata


A te che sei l'unica al mondoL'unica ragionePer arrivare fino in fondoAd ogni mio respiroQuando ti guardoDopo un giorno pieno di paroleSenza che tu mi dica nienteTutto si fa chiaroA te che mi hai trovatoAll'angolo coi pugni chiusiCon le mie spalle contro il muroPronto a difendermiCon gli occhi bassiStavo in filaCon i disillusiTu mi hai raccoltoCome un gattoE mi hai portato con teA te io canto una canzonePerchè non ho altroNiente di meglio da offrirtiDi tutto quello che hoPrendi il mio tempoE la magiaChe con un solo saltoCi fa volare dentro all'ariaCome bollicineA te che seiSemplicemente seiSostanza dei giorni mieiSostanza dei sogni mieiA te che sei il mio grande amoreEd il mio amore grandeA te che hai preso la mia vitaE ne hai fatto molto di piùA te che hai dato senso al tempoSenza misurarloA te che sei il mio amore grandeEd il mio grande amoreA te che ioTi ho visto piangere nella mia manoFragile che potevo uccidertiStringendoti un pòE poi ti ho vistoCon la forza di un aeroplanoPrendere in mano la tua vitaE trascinarla in salvoA te che mi hai insegnato i sogniE l'arte dell'avventuraA te che credi nel coraggioE anche nella pauraA te che sei la miglior cosaChe mi sia successaA te che cambi tutti i giorniE resti sempre la stessaA te che seiSemplicemente seiSostanza dei giorni mieiSostanza dei sogni mieiA te che seiEssenzialmente seiSostanza dei sogni mieiSostanza dei giorni mieiA te che non ti piaci maiE sei una meravigliaLe forze della natura si concentrano in teChe sei una roccia sei una pianta sei un uraganoSei l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontanoA te che sei l'unica amicaChe io posso avereL'unico amore che vorreiSe io non ti avessi con meA te che hai reso la mia vitaBella da morireChe riesci a render la faticaUn immenso piacereA te che sei il mio grande amoreEd il mio amore grandeA te che hai preso la mia vitaE ne hai fatto molto di piùA te che hai dato senso al tempoSenza misurarloA te che sei il mio amore grandeEd il mio grande amoreA te che seiSemplicemente seiSostanza dei giorni mieiSostanza dei sogni mieiA te che seiSemplicemente seiCompagna dei giorni mieiSostanza dei giorni miei

martedì 24 giugno 2008

sognando le vacanze...


Mi sono prea qualche giorno di pausa dal blog. Ieri ho sotenuto un esame all'Università. E come dice qualcuno mi sono tolta 'un bel polpettone difficile da digerire': procedura civile.
Dopo la 'crisi universitaria' sembra, e spero, di aver ingranato la marcia. Il mese prossimo, ovvero tra poco più di due settimane, ho in calendario un altro esame...e poi...vabbè meglio non strafare....per ora penso un pò più al lavoro (da domenica sarò a Torino con il Capo&Co.) ed al prossimo 'scoglio'.
Non vedo l'ora che arrivi agosto per un pò di mare, riposo e VACANZE...intanto....mi accontento di aver fatto tre giorni alle Tremiti (anche se sono passate già tre settimane).
in foto: io controluce in barca alle Tremiti

lunedì 16 giugno 2008

ciao



All'alba di un nuovo giorno,

nella vita, l'importante

è aver amato.


ciao Rosaria

venerdì 13 giugno 2008

Dopo la camorra, gli ospedali?!?

Non sono l'unica cui non è simpatico Robertissimo Saviano.
qualche giorno fa un cattivissimo Dagospia attacca il 'vate'.
ecco di seguito:

TAGLI PROFONDI A RCS. GRAN SCIVOLO ALLA MONDADORI – IL NUOVO LIBRO DI SAVIANO (SANTO E SGRAMMATICATO) Mentre Paolino Mieli si occupa di alta strategia politica e mette il “Corriere della Sera” tra le braccia di Tremonti, dentro la sua casa editrice Rcs Mediagroup serpeggia una certa preoccupazione. Il primo trimestre si è chiuso male con una perdita di 18,6 milioni e l’amministratore delegato Antonello Perricone deve prendere le forbici per quadrare i conti. Nei corridoi di via Solferino si parla di un taglio radicale dei costi per decine di milioni (50?), e preoccupa il calo dell’area Libri che dai 170,2 milioni del 2007 è passata nei primi tre mesi a poco più di 157. Non è bastato il successo de “La Casta” a risollevare il settore e ancor meno potranno servire le vendite del secondo libro di Stella e Rizzo “La deriva” che rappresenta un’appendice del primo best-seller.
Anche alla Mondadori non stanno allegri. Le vendite dei periodici non sono brillanti (vedi il declino di “Panorama”) e nei corridoi di Segrate si parla insistentemente di un piano che prevede l’esodo in forme diverse di almeno 60 giornalisti. Alla Mondadori hanno però una carta da giocare di enorme importanza e Dagospia è in grado di anticiparne i dettagli.
Sembra infatti che il jolly per risollevare i conti della casa editrice sia Roberto Saviano, lo scrittore napoletano che ha firmato il clamoroso successo di “Gomorra”. Da indiscrezioni trapelate risulta infatti che il 29enne autore del romanzo (33 edizioni e un film di successo) stia completando un nuovo libro destinato a replicare la fortuna del primo. Il titolo è segreto, ma si sa già che Saviano dedicherà la sua opera alla catastrofe sanitaria provocata in Campania dai rifiuti tossici. Il giovane scrittore ha concentrato la sua attenzione nell’area di Caserta ed è entrato nelle corsie degli ospedali per raccogliere dati impressionanti sulle patologie dei tumori e gli aborti spontanei provocati da tonnellate di rifiuti tossici.
L’allarme su Caserta è stato lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dagli oncologi dell’Istituto Pascale di Napoli e da riviste come “Lancet” e “Newsweek”. I decessi di origine cancerogena sono in questa zona sei volte superiori a quelli nazionali ed è su questo mare di veleni che Saviano sta raccogliendo un’immensa documentazione.
Il metodo di Saviano è più quello di un giornalista che si documenta che di uno scrittore di razza. Alla Mondadori e a “Repubblica” dove ha preso a collaborare lo sanno benissimo e gli mettono a disposizione collaboratori dalla penna felice che riescono a rivestire in forma letteraria il suo lavoro. Così è stato ad esempio per “Gomorra” dove sembra che siano intervenuti per l’editing due mani diverse, la prima che ha riscritto le 70 pagine iniziali (che sono fulminanti), la seconda penna meno smart per completare e rifinire un manoscritto sgrammaticato dalla prima all’ultima riga (A Largo Fochetti c’è il fuggi-fuggi dei redattori quando arriva un pezzo di Saviano). Comunque sia alla Mondadori, dove l’utile del primo trimestre è calato del 25%, aspettano San Saviano a mani giunte.


ed il giorno dopo arriva la secca smentica delle testate interessate

Lettera 1 Caro D’Agostino, l’unica cosa di cui ci lamentiamo riguardo a Saviano è che i suoi articoli sono troppo pochi perché funzionano talmente bene che ne vorremmo di più.La Direzione di Repubblica
Lettera 2 In relazione alla notizia di Dagospia di oggi, tengo a precisare che il dattiloscritto di Gomorra di Roberto Saviano è arrivato in casa editrice e ha avuto il normale e ordinario trattamento di ogni altro libro che viene poi pubblicato dalla Mondadori.Ribadisco quindi che non è stato fatto nessun editing eccezionale e nessun tipo di intervento di natura straordinaria.Trovo la teoria delle “due mani” assolutamente ridicola e indegna di essere commentata, posso ascriverla soltanto alla gratuita malignità di chi non riesce a farsi una ragione del successo del libro di Roberto Saviano.Antonio Franchini - Responsabile Narrativa Italiana Mondadori

La replica di Roberto D’Agostino non si fa attendere:

3 – SAVIANO, TRUMAN SHOW A CASERTAHa destato scalpore l’anticipazione di Dagospia sul nuovo libro di Roberto Saviano, il giovane autore di “Gomorra”.Sia a “Repubblica” che alla Mondadori si nega che lo scrittore abbia bisogno di affidare i suoi articoli e le sue opere a mani capaci di rifinire la sua fatica giornalistica e letteraria.La lettera inviata ieri a Dagospia dalla direzione di “Repubblica” è affettuosa e lapidaria, e dice: “l’unica cosa ci lamentiamo riguardo a Saviano è che i suoi articoli sono troppo pochi perché funzionano talmente bene che ne vorremmo di più”.
È una lettera strana che forse avrebbe bisogno di un editing particolare perché nella sua concisione fa passare gli articoli di Saviano come motori di frigoriferi che “funzionano” bene al punto da desiderarne altri.Da parte sua il responsabile per la Narrativa italiana di Mondatori, Antonio Franchini, nega qualsiasi “intervento straordinario sull’opera di Saviano” e definisce ridicola oltre che maligna la notizia delle “due mani”.
Nella sua infinita miseria Dagospia conferma tutto e non trova alcuna smentita alla notizia principale che riguarda il nuovo libro sul quale l’autore di “Gomorra” sta lavorando. Anzi, si può aggiungere che Roberto Saviano ha fatto un’infinità di interviste nell’Azienda Ospedaliera S. Anna e S. Sebastiano di Caserta dove si trovano dati allucinanti sulle malattie tumorali e sui veleni da rifiuti tossici. Il metodo di Saviano è identico a quello di Truman Capote che nel 1966 pubblicò “A sangue freddo” dopo aver vissuto per lunghi mesi nel Kansas per raccogliere notizie sui due assassini di una famiglia.L’unica differenza è che si chiamava Truman Capote

mercoledì 11 giugno 2008

Un messaggio per...

Dato che non riesco a comunicare via mail e non so se il 'pizzino' ha avuto buon esito, affido il mio messaggio alla rete (sperando che questa volta vada a buon fine)

Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità, disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero (Proverbio Arabo)

Tutto ciò per dire solo una cosa: ho capito che ho sbagliato, non volevo. Ma a tutto c'è rimedio

lunedì 2 giugno 2008

Maradona, mio padre


Diego Armando Maradona junior si racconta e viene raccontato da Anna Maria Chiariello, in ‘Maradona mio padre’. 240 pagine che ho letto quasi tutte in un sol fiato, data l’intensità del romanzo-verità. "Credo che questo libro vada letto per un motivo basilare: così che tutti i padri del mondo capiscano quanto sia tremendo abbandonare i propri figli", questo l’incipit dell’autrice che è la voce narrante del libro. "E' una storia vera. Una storia che non ha lo scopo di attaccare mio padre, ma soltanto di raccontare la verità. E' un libro di affetto e di sentimenti".

Diego, 21 anni, parla con la maturità di un quarantenne; spiega con la gentilezza e l'educazione innate che lo hanno reso un uomo molti anni prima della maggiore età. "Avevamo voglia di fare chiarezza, perché sono state dette e scritte tante cattiverie sul mio conto e su mia madre. Sono stufo, basta: sono esausto". Il libro preclude il grande viaggio nella ‘Terra natale’, in Argentina. Ma oltreoceano Dieguito non cercherà il padre, el pibe de oro, ma solo per conoscere la sorella Jana, “Abbiamo la stessa storia, abbiamo bisogno di incontrarci e starci vicino. E anche mio padre dovrebbe starle vicino: io, Djalma e Gianinna siamo grandi, Jana è soltanto una bimba". Quella che Annamaria Chiarello ha raccolto nel libro edito da Pironti, è la storia di un ragazzo che a quattro anni giocava a pallone nei corridoi di casa e tifava già per l’Argentina, fra lo stupore dei familiari. A 12 anni parlava spagnolo e leggeva libri su Che Guevara. Adesso Diego Armando Maradona junior il volto del “Che” se l’è fatto tatuare su un braccio: glielo aveva chiesto suo padre nell’unica volta che si sono abbracciati.

Leggendo il libro mi sono chiesta come fa Diego jr a parlare di suo padre con affetto, senza acredine. Un padre incontrato solo una volta, a Fiuggi, ed assente nei momenti belli e brutti della sua vita. Un padre conosciuto prima in tv e sui giornali, per le sue gesta calcistiche, e poi dietro numerose carte bollate in tribunale. Ed allora ho capito che davvero è un ragazzo straordinario, così come lo descrive Anna Maria.

Ma Diego jr, oltre il cognome, è un Maradona. Stesso sorriso del padre, stessa statura, stessi tratti somatici, ma soprattutto stesse movenze in campo con una passione comune: il calcio ed il Napoli.

E così Anna Maria Chiariello ha raccontato una ‘favola’ che attende ancora il lieto fine.

Ad Anna Maria dedico l’ultima parte di questo post. Inviata del Tg5 ha legato il suo nome ad importanti servizi, reportage ed inchieste come la tragica alluvione di Sarno, la scoperta di una rete di pedofili a Torre Annunziata, l’angoscia per la sparizione di Silvestro Delle Cave e l’intervista ad uno degli orchi che lo avevano rapito, seviziato e ucciso. Nel 2005, con un reportage sulla faida di camorra a Napoli, ha vinto la targa della presidenza del Senato al Premio Cronisti Piero Passetti. Una Signora Giornalista (la maiuscola non è a caso). Ho conosciuto Anna Maria circa tre anni fa. Tramite un conoscente riuscii ad avere il suo numero di cellulare. Quando la chiamai con voce timida mi presentai, le davo del ‘Lei’. Mentre parlavo mi tremava la voce, ero una ventenne che sognava di diventare una giornalista (solo in seguito ho capito che giornalista si nasce, non si diventa). Non credevo alle mie orecchie: stavo parlando con Anna Maria Chiariello che fino al giorno prima conoscevo solo grazie ai suoi servizi, che ‘studiavo’ in tv con attenzione. Quando l’ho conosciuta dal vivo, mi sono trovata di fronte una persona tranquilla, alla mano, cordiale. Una persona pronta a dare suggerimenti e consigli e questa è la cosa che più mi ha stupito. Solo allora ho capito di trovarmi di fronte ad una Giornalista.
Nell'immagine: la copertina di Maradona, mio padre,
di Annamaria Chiariello- Tullio Pironti Editore.
Pagine 240, € 12,80

Il buono è per pochi...vieni a vedere perchè!